Visto che uso LibreOffice e OpenOffice da parecchio tempo, ho pensato che possa essere utile ai 4 gatti che leggono questo blog qualche piccolo consiglio, frutto della mia esperienza, per sfruttare al meglio le capacità della nostra suite per ufficio preferita.
Naturalmente, le mie opinioni sono soltanto opinioni, e ciascuno è libero di farci ciò che preferisce, ma forse posso risparmiarvi un pò di fatica, con qualche piccola "regola d'oro" per rendere più facile lavorare e divertirsi con Calc, Writer e soci.
Questa è solo una piccola lista, e magari ne approfondirò gli argomenti nei prossimi post. Se avete suggerimenti, o volete portare il vostro contributo allungando l'elenco, benissimo! I commenti sono sempre benvenuti.
1. Usate il più possibile Modelli e Stili.
Niente è inutile e scoraggiante come dover ripete più e più volte le operazioni di formattazione di pagine, paragrafi, celle di calcolo e quant'altro. Definire degli stili, e raggrupparli in modelli di foglio elettronico o di documento, riduce quasi a zero la noia e la fatica di dover formattare i nostri file, e ci permette di riutilizzare quanto già fatto in precedenza comodamente.
Non solo: progettare realizzare una serie di stili per definire, ad esempio, le caratteristiche delle celle di un foglio elettronico, ci aiuta a dare al nostro lavoro un aspetto ed una usabilità migliori, e rende velocissime le eventuali correzioni successive.
2. Fate attenzione ai colori.
Usare i colori per caratteri e sfondo può essere un aiuto formidabile, ma può anche trasformare le nostre pagine in mascheroni inguardabili, perciò attenzione!
Intanto, il contrasto tra sfondo e carattere deve permettere sempre una buona visibilità del testo, e poi, comunque, i colori non devono mai essere troppi.
Usando ancora Calc come esempio, una buona idea potrebbe essere usare un colore di sfondo per le celle destinate all'inserimento dei dati, o di gruppi di dati, diverso da quello usato per le celle che contengono formule. In questo modo, se usiamo sempre gli stessi colori (definendo gli stili opportuni), sarà più difficile andare a scrivere nelle celle sbagliate, e l'occhio saprà automaticamente dove andare a trovare le informazioni che ci interessano.
Allo stesso modo, colori e formati di carattere diversi per titoli e testo di un documento scritto con Writer, aiutano la lettura e permettono di identificare rapidamente la struttura del testo.
3. Prima, pensateci!
Prima di affrontare il computer e cominciare a battere sui tasti, un minimo di progettazione è praticamente indispensabile. Se voglio scrivere una relazione, un articolo di giornale o un libro, oltre ad avere ben chiaro l'argomento da trattare, devo stabilire prima, almeno a grandi linee, le caratteristiche "fisiche" che voglio dare al prodotto finale.
Farsi prima una serie di domande tipo: chi leggerà quello che sto per scrivere? Che formato di pagina userò? Voglio aggiungere delle immagini? Come suddividere il testo per renderlo più leggibile? ecc. ecc.; rende più facile e scorrevole il lavoro successivo.
Stesso discorso vale per un foglio di calcolo o per una serie di slides.
4. Dopo, ripensateci!
Quando finalmente avete finito la prima stesura, godetevi un minuto di totale autoincensamento: fatevi tutti i complimenti che vi vengono in mente senza nessun pudore, perché siete stati proprio bravi! Ma poi, scaduto il minuto di cui sopra, mette via tutto e non ci pensate più per almeno 24 ore.
Dopodiché, riprendete in mano tutto quanto e rivedete il lavoro fatto con la lente d'ingrandimento: dovete essere ipercritici. Il minimo errore, la minima imperfezione devono essere individuati ed eliminati senza pietà. Se riuscirete ad essere più bastardi di un capufficio che scarica sulla schiena dei suoi impiegati il suo lavoro arretrato di una settimana due giorni prima delle ferie, allora il vostro lavoro sarà perfetto, e funzionerà alla grande, sia che si tratti del romanzo che cambierà la vostra vita trasformandovi in uno scrittore di best sellers, sia che dobbiate soltanto preparare la lista dei posti da visitare nelle prossime vacanze.
5. Non abbiate Paura
Non abbiate mai paura di sbagliare, cancellare, rifare quello che avete già fatto. Può sempre essere che il lavoro appena finito, frutto di ore e ore di impegno, improvvisamente ci appaia brutto, male impostato o addirittura concettualmente sbagliato. Bene, voltiamo pagina e ripartiamo da zero: è sempre meglio che tentare di rattoppare qualcosa costruito male. Ma non buttiamo via nulla. Dagli errori si impara, e chi impara non invecchia mai.
6. Attenzione agli aggiornamenti.
LibreOffice e OpenOffice vivono, si evolvono e progrediscono grazie al lavoro di tantissime persone, che, tra le altre cose, mettono online gli aggiornamenti con una frequenza davvero encomiabile. Ma sono esseri umani, quindi non sono infallibili. Prima di precipitarvi ad installare l'ultimissimo aggiornamento proposto, accertatevi che si tratti di una versione stabile, e procedete comunque con cautela.
Il mio consiglio è di non aver fretta di eliminare la versione precedente (con qualche piccolo accorgimento è sempre possibile mantenere installate ed utilizzare due versioni differenti dello stesso programma), prima provate la versione nuova sui vostri file (dopo aver fatto le copie di sicurezza!), controllando che tutto funzioni, e leggete sempre le note di release.
Se trovate qualcosa che non va, mi raccomando, segnalatelo agli sviluppatori! Aiutando la comunità a migliorare, miglioriamo noi stessi ed il nostro lavoro.
7. E poi...
Ci sono tante altre cose da dire, e forse le dirò nei prossimi post, se il poco tempo libero mi consentirà di andare avanti in questa avventura. Ma una cosa ancora voglio dirvela, prima di salutarvi. Divertitevi, sempre. Anche il lavoro più difficile e noioso è una buona occasione per sperimentare strade diverse, imparare qualcosa di nuovo, arricchirsi di conoscenza ed esperienza, e avere la grande soddisfazione di condividerle con gli altri.
Quando ho scritto il mio primo programma (in COBOL!), tanti anni fa, l'ho fatto per due principali motivi: passione e divertimento. Allora non immaginavo certo cose come Internet, Windows, Ubuntu o il software libero, ma queste cose oggi fanno parte della mia vita, regalandomi ancora le stesse sensazioni: passione e divertimento. E, anche se non mi hanno dato tanti soldi quanti ne ha Bill Gates, io sono convinto di essere più ricco di lui.
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